Il disturbo ossessivo: tentativo di evitare il pericolo
Il disturbo ossessivo e il pensiero ossessivo sono caratterizzato dal dubbio, dalla ripetizione, dai continui interrogativi e dall'emergere di immagini, vissuti, ricordi in modo tale da risultare involontari e fastidiosi allo stesso soggetto. I soggetto si sente obbligato, invaso ed è impossibile sottrarsi a tale modalità di comportamento e pensiero disturbante. Può capitare che, quando alla persona venga impedito per qualche circostanza, di mettere in atto le proprie compulsioni, viva sentimenti di terrore tale è il montare dell'angoscia. I pensieri ossessivi servono in genere a tenere a bada qualcosa, spesso sentimenti di colpa inconsci che tendono a perseguitare sotto forma di idee ossessive: la ripetizione assume il significato della pulizia e dell'espiazione in una modalità, simile al rituale tribale caratterizzato dal pensiero magico, che dovrebbe inconsciamente permettere, senza successo, di annullare quanto commesso o quanto pensato e ritenuto per una parte dell'Io inaccettabile o punibile. Spesso sono presenti, in chi soffre di disturbo ossessivo, pensieri ostili, egoisti, e forme di rabbia di diverso grado o il timore di poter danneggiare qualcosa o qualcuno. Allo stesso tempo è tipico il modo di pensare in cui la persona dice qualcosa del tipo: "se faccio questo allora non succederà quest'altro" oppure al contrario "se non faccio questo allora ...". La psicoterapia assume la funzione di permettere l'espressione di sentimenti e pensieri ritenuti inaccettabili e l'elaborazione di esperienze difficili per il soggetto afflitto da tali fastidi portando in genere ad alleviamento o graduale remissione della sintomatologia.